Giacomo Enrico Casati, un ingegnere illuminato

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Giacomo Enrico Casati

QUANDO L’ING. CASATI INCONTRA LA FAMIGLIA GIORDANI

L’ing. Casati, nato a Sondrio nel 1879, alla soglia degli 80 anni nel 1957 disegnò a Bologna Mare la villa per i tre fratelli Giordani di Bologna. Erano gli eredi di una brillante famiglia di imprenditori bolognesi. Nel 1928 la ditta Giordani cominciò a costruire carrozzine per bambini a livello industriale e con criteri innovativi. Nel 1885 Raffaele Giordani, fabbro con bottega in via San Vitale, produceva biciclette. Il figlio Pietro aveva continuato l’attività con la produzione di tricicli per bambini. Nel 1911 i nipoti avevano aggiunto ai fortunati tricicli attrezzi per giardino, carrozzine per bambole, ferramenta per infissi. Assieme alle carrozzine e a piccole automobili a pedali, dagli anni ’30 la ditta Giordani fabbricherà la “ciclobalilla”, una biciclettina dotata di “ruotine”. Divenuta famosa per i suoi brevetti, alla vigilia della guerra, l’officina dava lavoro a circa 500 persone. Dopo le distruzioni belliche, riprenderà nel 1946 la produzione e l’esportazione nel mondo di carrozzine e giocattoli, adottando forme avanzate di produzione a catena. Dal 1961 inaugurerà il nuovo stabilimento, per 1.000 operai, a Casalecchio di Reno. Alla vigilia del boom economico decisero di costruirsi la casa al mare, in mezzo alle dune, in una zona ancora poco turistica. Scelsero un progettista di grandissima esperienza. L’ing. Casati a Bologna era conosciutissimo, aveva curato il restauro dell’Archiginnasio, del salone del palazzo del Podestà e progettato il claustro VIII della Certosa. Disegnò una residenza che resisterà inalterata al passaggio del tempo, perché generata da un progettista di grande personalità. Fra poco compirà 60 anni, ma i suoi spazi sono di un’attualità sorprendente.

 

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